- Gillion Carrara, Direttrice del Fashion Resource Center, The School of the Art Institute of Chicago
- Daniela Degl’Innocenti, Curatrice, Museo del Tessuto di Prato
- Carlotta Del Bianco, Fondatore e Consigliere, Fondazione Romualdo Del Bianco®, Firenze
- Roberta Orsi Landini, Storica del Costume e Tessuto, Firenze
- Susan North, Storica di Costume e Moda, Victoria & Albert Museum, Londra
- Alexandra Palmer, Nora E.Vaughn Senior Curator, Royal Ontairo Museum, Toronto, Canada
- Carlo Sisi, Storico dell’Arte, Firenze
- Rosalia Varoli-Piazza, Consulente Speciale del Direttore Generale dell’ICCROM e Storica dell’Arte, Roma
- Mary Westerman Bulgarella, Conservatrice, Ricercatrice e Consulente del Costume e Tessuto, Firenze
Brevi biografie dei membri del Comitato Scientifico:
Gillion Carrara insegna Forma di Abbigliamento Contemporaneo e dirige il Centro di Risorse della Moda alla Scuola dell’Art Institute di Chicago. Ha scritto recensioni per Dress, la rivista della Costume Society America e ha tenuto conferenze su temi di moda contemporanea e d’avanguardia ai simposi regionali e nazionali della Costume Society. Le sue recensioni alle mostre ‘Dior: The New Look’ (Chicago History Museum, 2006-07) e ‘4 Lines: a Fashion Exhibition and Installation’ (SAIC Fashion Resource Center, 2007) sono state pubblicate sul Fashion Theory: the Journal of Dress, Body and Culture (Berg Publisher, Oxford, England; vol.13, nn. 1 e 3). Carrara tiene frequentemente conferenze all’Alliance Francaise, all’Arts Club di Chicago ed all’ Art Institute. Ha presentato una relazione intitolata ‘Scattered Remnants in the Present’ alla prima edizione di Costume Colloquium: tributo a Janet Arnold nel 2008; ed una dedicata a ‘Soundsuits – Nick Cave in Dance’ durante la seconda edizione Costume Colloquium II: Abito per il Ballo.
Daniela Degl’Innocenti, laureata all’Università di Firenze con una tesi in storia del tessuto, dal 1997 è curatrice del Museo del Tessuto di Prato. Si occupa della gestione e conservazione delle collezioni e della curatela delle esposizioni permanenti e temporanee. Le ultime mostre che ha curato sono ‘Intrecci mediterranei. Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali‘ (2006), ‘Thayaht. Un artista alle origini del Made in Italy ‘(2007) e ‘Lo stile dello zar. Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo’ (2009), organizzata in collaborazione con il Museo Ermitage. Ha pubblicato studi sulla storia del tessuto e ricoperto incarichi di docenza presso l’Università di Firenze, l’Opificio delle Pietre Dure e il Polimoda. In ambito internazionale ha partecipato ad un progetto di cooperazione delle Nazioni Unite presso il Gabinete de Conservaciòn y restauraciòn de La Habana (Cuba) come docente del corso ‘Conservaciòn y restauraciòn de textiles‘ (2003). E’ intervenuta come relatrice al primo convegno internazionale sulla conservazione tessile in Brasile ‘Tecidos e sua conservação no Brasil: museus e coleções‘ (São Paulo – 2006).
Carlotta Del Bianco è Fondatore e Consigliere della Fondazione Romualdo Del Bianco® a Firenze. I suoi interessi per la storia del costume risalgono alla sua ricerca durante gli studi universitari, sul costume teatrale di E.G.Craig – sceneggiatore e costumista britannico che ha lavorato a Firenze nel corso del XIX-XX secolo. Prima della laurea universitaria ha collaborato attivamente con il Museo Stibbert per il riassetto della collezione dei costumi ed in seguito ha contribuito alla catalogazione dell’archivio fotografico del restauro degli Abiti Funebri Medici. Il suo particolare interesse è rivolto allo sviluppo di occasioni di incontro internazionale ed interculturale fra specialisti e studenti nei settori correlati alle arti e alla cultura. Dal 2006 ha avuto parte attiva nella definizione dell’orientamento Life Beyond Tourism® promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco®. È membro del comitato Italiano ICOMOS (International Council of Monuments and Sites) e dal 2008, responsabile del coordinamento della sezione giovani del comitato medesimo. Nel 2011 è diventata Membro associato del Comitato Scientifico Internazionale ISC per la Teoria e Filosofia della Conservazione e del Restauro (TheoPhilos).
Roberta Orsi Landini, studiosa del tessuto e del costume, ha lavorato e lavora da diversi anni sulle collezioni tessili e di costumi di Palazzo Pitti. È autrice di numerosi saggi e pubblicazioni e collabora con molte istituzioni e musei italiani ed esteri; in particolare ha curato per la Galleria del Costume di Firenze, dall’anno della sua fondazione, diverse esposizioni e cataloghi, fra cui ‘Moda alla corte dei Medici’, sugli abiti medicei restaurati, e ‘I principi bambini’, sull’abbigliamento infantile. Per il Museo Stibbert di Firenze ha curato la mostra ‘L’abito per il corpo. Il corpo per l’abito’, sul confronto fra l’abbigliamento occidentale e quello di popoli islamici. Ha creato e diretto per molti anni l’attività didattica della Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze e attualmente quella della Fondazione Roberto Capucci. Il suo recente libro, Moda a Firenze 1540-1580: lo stile di Eleonora di Toledo e la sua influenza, è la sintesi di una lunga ed accurata ricerca condotta sui documenti di archivio e sulle immagini coeve. Sta per uscire il suo nuovo libro, Moda a Firenze 1540-1580 Lo stile di Cosimo I de’ Medici.
Susan North è entrata nel Victoria and Albert Museum nel 1995 e lavora come Curatrice della Sezione Moda 1550-1800. E’ stata co-autrice con Avril Hart del libro Historical Fashion in Detail: the 17th & 18th Centuries (1998) e con Anne Kjellberg ha scritto Style & Splendour: the Wardrobe of Queen Maud of Norway (2005). Al V&A Susan ha organizzato e curato varie mostre fra cui ‘Patterns of Fashion’ in onore di Janet Arnold (1999) , ‘Papiers à la mode – Paper Fashions’ (2000), ‘Style & Splendour: Queen Maud of Norway’s Wardrobe 1896-1938’ (2005) e ‘Magnificence of the Tsar’ (2008). Susan ha una Laurea in Storia dell’Arte e un Master in Storia del Costume conseguito presso l’Istituto Courtauld. Prima di divenire storica del costume, Susan ha lavorato per sette anni presso gli Archivi Nazionali del Canada e due anni nella National Gallery del Canada. Attualmente è in anno sabbatico dal museo per condurre una ricerca presso Queen Mary dell’Università di Londra per conseguire il titolo di Dottorato in Storia del Costume. Il soggetto del suo studio è abbigliamento e igiene nell’ Inghilterra moderna.
Alexandra Palmer ha ricevuto una Laurea in Storia dell’Arte (Università di Toronto, 1979), un Masters in Costumi e Tessuti (New York University in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art, 1981) e un Dottorato in Storia del Design (Università di Brighton, 1994). Dal 1996 è Senior Curator dei Tessuti e Costumi al Royal Ontario Museum, Toronto, Canada. Ha contribuito alla pubblicazione dei cataloghi delle mostre di musei internazionali come ‘The Golden Age: Haute Couture 1947-1957’, V&A, Londra (2007); ‘RRRIPP!! Paper Fashion’, Benaki Museum, Atene (2007); ‘ Christian Dior et le Monde’, Musée Dior, Granville (2006); e ‘Un Secolo di Moda’, Villa Medici, Roma (2003). E’ stata curatrice ed autrice di saggi nel Old Clothes, New Looks: Second Hand Fashion (2005), e Fashion: A Canadian Perspective (2004). Ha contribuito a vari libri scientifici come La Moda in Canada (2008), Framing Our Past: Constructing Canadian Women’s History in the Twentieth Century (2001), e The Culture of Sewing: Gender, Consumption and Home Dressmaking (1999). Il suo libro, Couture & Commerce: The Transatlantic Fashion Trade in the 1950s (2001), ha vinto il Premio Clio della Storia di Ontario, e per Dior: A New Look, A New Enterprise 1947-57 (2009) è stata premiata con il Millia Davenport Publication Award nel 2010. Alexandra è professore associato all’Università di Toronto e curatrice della sezione di mostre del Fashion Theory: the Journal of Dress, Body and Culture.
Carlo Sisi, storico dell’arte e studioso insigne, è stato Direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze ove, parallelamente alle attività di conservatore si è impegnato a promuovere con mostre e varie iniziative la conoscenza dell’arte dell’Ottocento e Novecento. Studia in special modo la cultura figurativa di questi secoli con escursioni anche in quella del Quattro e Cinquecento toscani, cui ha dedicato alcuni saggi e contributi in cataloghi di mostre. Ha coordinato i repertori biografici relativi ai volumi sull’Ottocento e il Novecento della “Storia della pittura italiana” edita da Electa. Dal 1998 è presidente del Museo Marino Marini di Firenze. Fra le tante mostre e volumi da lui curati spiccano “La pittura di paesaggio in Italia: l’Ottocento” (2003), “I Macchiaioli. Prima dell’Impressionismo” (2004), “Giovanni Boldini” (2005), “Paesaggi, pretesti dell’anima”(2005), e “Cezanne a Firenze” (2007). E’ stato membro del Comitato Scientifico del Costume Colloquium II: Abito per il Ballo.
Rosalia Varoli-Piazza si laurea in storia dell’arte all’Università di Roma “La Sapienza” e ottiene il MA presso la State University of New York a Binghamton. E’ stata direttore/coordinatore storica dell’arte presso l’Istituto Centrale del Restauro per 26 anni, e responsabile del nuovo Laboratorio di conservazione dei manufatti tessili. Ha instaurato un approccio interdisciplinare per numerosi progetti di conservazione e restauro, tra i quali l’apertura ‘minimale’ del Sarcofago di Federico II nella Cattedrale di Palermo, e Raffaello nella Loggia di Psiche alla Farnesina, con pubblicazione dei relativi risultati. Nel 2002 è stata comandata presso l’ICCROM (International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property) dove ha ricoperto il ruolo di Senior Programme Co-ordinator, occupandosi in particolare dei corsi di “Sharing Conservation Decisions” (2002, 2004, e 2006). E’ stata consulente del Ministero della Cultura Francese per il restauro della Sala di Apollo al Louvre e la Galleria degli Specchi a Versailles. Ha pubblicato su molti soggetti compresa la teoria del restauro. Ha ricoperto ruoli direttivi presso varie associazioni internazionali, quali l’ICOM-Conservation Commitee (membro del Directory Board, 1996-99, e coordinatore del Textiles Working Group, 1996-2002), IIC (Fellow) e il CIETA (Centre International d’Etude des Textiles Anciens). Attualmente è Special Adviser del Direttore Generale dell’ICCROM.
Mary Westerman Bulgarella ha ricevuto una laurea in Storia dell’Arte (1973) e poi in Conservazione delle Opere d’Arte (1979), e si è in seguito specializzata nella conservazione, allestimento e ricerca dei tessuti e dei costumi. Il suo lavoro si incentra non solo sugli interventi ma anche sui problemi riguardanti la ricerca dei materiali e i metodi di esposizione e di immagazzinamento. Ha attivamente partecipato all’avvio della Galleria del Costume e del laboratorio di restauro tessile e del costume a Palazzo Pitti, dove ha collaborato per oltre 20 anni. Assieme a un’equipe internazionale di esperti ha condotto il lavoro di conservazione degli abiti funebri medicei dal 1983 al 1993, su cui ha scritto vari articoli e tenuto numerose conferenze. Ha studiato, insegnato, lavorato e sviluppato rapporti di collaborazione con istituzioni e musei in Italia e all’estero. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca su progetti di conservazione e restauro ed organizza conferenze su argomenti relativi a tessuti e costumi di ogni genere e periodo storico. E’ coodinatrice del Comitato Scientifico del Costume Colloquium.